domenica 13 luglio 2008

Quando un comportamento si dice normale? Come si costruisce un concetto di normalità?

Possiamo definire “normale” tutto ciò che rientra dentro certe norme o regole, quando però tentiamo di definire queste regole, ci troviamo in difficoltà, perché spesso non riusciamo a capire da chi sono state fatte, e spesso queste regole riguardano certi ambienti, mentre non hanno valore per altri.Cosi si tratta di un concetto di tutto fumoso, perché ci dice un po’ tutto ,un po’ nulla. A secondo dei fatti che prendiamo in considerazione possiamo dire che ogni fenomeno rientra nella normalità oppure che niente è normale.
Il concetto di normalità si può costruire secondo un criterio statistico. Secondo questo, noi definiamo “normale” il comportamento più frequente. La norma è data dalla frequenza.
Se prendiamo come esempio l’intelligenza delle persone vediamo che maggior parte di esse si può collocare in zona che chiamiamo “normale”, le persone che non si trovano in questa zona sono sempre più o meno intelligenti, e diventano numericamente molto poche. Nella pratica, mentre tentiamo a definire “anormali” le persone con poca intelligenza, ci permettiamo raramente di parlare di “anormali” quando ci riferiamo a persone che giudichiamo molto intelligenti, e anche questo ci dice come si tratti di concetti molto relativi. Diverso ci comportiamo quando consideriamo altri aspetti, per esempio la statura delle persone.
Il concetto di normalità può essere riferito ad una norma sociale, in questo caso non consideriamo più il numero di persone e la quantità dei fenomeni che si verificano con una certa frequenza, ma piuttosto la qualità dei fenomeni, confrontiamo questa qualità con il contenuto della norma. Ma ogni norma è in se stessa assoluta e possiamo vedere come i fenomeni o le persone si avvicinino di più o di meno ad essa.
Il concetto di normalità può essere relativa alle caratteristiche di personalità. Secondo questo criterio, noi tendiamo di definire “normali” le persone che hanno sviluppato alcune caratteristiche di personalità rispetto ad altre che non le hanno sviluppato o che le hanno sviluppate in modo non sufficiente o “distorto”.
La normalità non è,e non può essere un concetto assoluto, occorre raggiungere una definizione di volta in volta diversa in relazione ad una serie di fattori.